top of page

Onofrio Rella

La mia finestra

Luce mattutina che irrompi discreta la stanza buia
Messaggera di vita
Penetri eterea dalla mia finestra distogliendomi dai sogni
Sporgo lo sguardo oltre quella cornice 
Apertura sul mondo e confine tra fuori e dentro
Amica di intimità e segretezza 
Nascondi al tuo interno atmosfere di familiarità e calore 
Ma anche indicibili solitudini. 

​

Critica in semiotica estetica della Poesia “La mia finestra” di Onofrio Rella

 

L’albore iconico e disteso della parola del Rella coglie l’istante d’equilibrio fra dimensione interiore e luogo esterno, fra inconscio e coscienza, fra familiare ed estraneo, fra buio e luce. È il tempo in cui l’essere umano rivolge a se stesso la verità, non più muta e dolente, non ancora mascherata d’abitudine. Il raggio primo del sole è il messo fra terra e cielo: è Hermes, il luogo ermeneutico dell’arte, che sullo spazio transizionale della finestra ritrae, del senso proprio, il chiaroscuro dipinto dell’esistere.

bottom of page