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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Oscar Pavoni
Critica in semiotica estetica dell’Opera “Tracce” di Oscar Pavoni
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Le architetture oniriche, fra luogo metafisico e luogo fisico, del Pavoni sono la mise en abyme che cerca il superamento del dualismo mendace della rappresentazione, nel viaggio dalle forme all’abisso dell’emozione, perché nessuno degli orizzonti possiede la verità: la verità è al luogo di eccedenza: al di là della prospettiva, nel grembo veritativo del mondo. Dal luogo arido e desolato della coscienza l’artista conduce attraverso le tracce del perduto, in qualità sacrificale, alle memorie inconsce di una provenienza comune al grembo primordiale delle acque, perché il relittuale frangente identitario ritrovi una nuova visione di verità.
Critica in semiotica estetica dell’Opera “Escursione Mitopica” di Oscar Pavoni
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Connubio fra le istanze del mito e dell’utopia, il viaggio interiore e fuori accorso del Pavoni abbraccia immaginazione e logos, luogo immemoriale e sapienziale. L’artista denuncia così l’irrealizzabilità del senso e del valore universale e tuttavia riconosce la dimensione anfibia e viandante dell’umano, fra l’acqua dell’inconscio e l’aria della coscienza, sul lento cammino della proporzione divina, a trovare il vissuto animale e fremente della bellezza, a proteggere l’arte come la via, perché nella stessa apparenza mendace dell’ente è la finestra d’accesso all’oltre terso di verità.
Critica in semiotica estetica dell’Opera “Ribellione Perenne” di Oscar Pavoni
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Le visioni oniriche del Pavoni partecipano dell’opposizione ribelle e inestinguibile dell’inconscio verso i richiami di veglia alienante del tempo della coscienza. L’artista propone un movimento etico, che riconduce la parola del sapere e il ruolo al silenzio della soglia di verità, per un nuovo, nascente, ciclico volo ermeneutico.