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Paolo Delladio

La voce del silenzio

Il canto d'un uccello variopinto,

la pioggia tamburella sopra i tetti,

una foglia volteggia nell’aria,

un fiocco di neve vola nel silenzio

 

gorgoglia un ruscello in allegria,

bisbiglia una rana innamorata,

rallegra un’eco le montagne,

canta nel cielo un arcobaleno

 

esplodono stelle nella notte,

tace la luna tra alberi contorti,

conforta lo sguardo di un pesce,

il respiro profondo della terra.

Critica in semiotica estetica della Poesia “La voce del silenzio” di Paolo Delladio

 

L’ascolto profondo di Delladio sa udire finanche l’inaudito respiro dell’anima del mondo, nell’emozione d’indistinzione, nel continuum aperto dell’uomo alla natura, nella rêverie che precede il pensiero cosciente del dire. È la sinestesia dei sensi, a trattenere la memoria immemoriale del sentimento d’infinità.

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