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Pina L'Episcopo (LP)

Pina L'Episcopo, Trasmutazione Interiore

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Trasmutazione Interiore - tracce, cammino, sentieri” di Pina L'Episcopo

 

Le sabbie labirintiche della L’Episcopo sono un rituale di trasmutazione alchemica, dalla nigredo della disgregazione della forma solida e lapidea della coscienza pregiudiziale, per un intimo e universale descensus all’inconscio. Il precipitato in traccia segnica, orma del divenire dell’essere, apre al movimento itinerante del viaggio dialettico archetipico in cammino. L’artista percorre il sentiero di riemersione alla luce sapienziale, a redimere l’agone emotivo, non per rimozione scotomizzante, per autoterapeutica individuazione, che al senso integra inconscio e coscienza.

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Critica in semiotica estetica dell’Opera “Disillusione” di Pina L'Episcopo (LP)

 

La cruda depauperazione dell’identità femminile, coatta nel segno vessato e versante di L’Episcopo, è illusione d’amore esposta alla realtà della violenza. La donna rinchiusa in una prospettiva esterna schizoparanoide è viva lacerazione di una successione scissa di istanti, psicoemotivamente estranei fra loro e privi della continuità della memoria, nell’annientamento di un’etica dell’azione sotto i colpi regressivi e letali di un giudizio di attribuzione, che nega l’esistenza, che si permette il potere di vita e di morte sull’oggetto. L’arte ricuce le ferite della vita, per una catarsi e una rinascita di coscienza, a rifigurare e a difendere il valore inviolabile dell’identità.  

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Critica in semiotica estetica dell’Opera “Chimera” di Pina L'Episcopo (LP)

 

L’ignea traccia sabbiosa della L’Episcopo evoca il luogo mitologico della chimera ad immagine archetipica dei fenomeni vulcanici e del gettato di fiamme ardenti del desiderio umano, tutto espresso nei sembianti di una mano tesa. L’uomo è un’ipotesi paradigmatica e illusoria che brama la verità, a muoversi dalle ceneri della sua delusione, in nuova forza e speranza sognante, in nuovo slancio di realizzazione, dalla pulsione animale e plurale dell’inconscio alla congettura di coscienza.

Pina L'Episcopo (LP), L'isola che non c'è.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Pina L'Episcopo (LP), L'isola che non c'è” di Pina L'Episcopo (LP)

 

L’espressione polimaterica di L’Episcopo è proiezione immaginifica e protagonistica di fiaba, per la catarsi della vittoria e per la reintegrazione della negazione nei contenuti tetici della coscienza. L’artista cerca la visione dedalica superna, il volo del desiderio sapienziale, per la rinascita della prospettiva di sé e di mondo.

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