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Raffaella Massari

Tracce

Ognuno

In modo diverso

Con i propri vivi e i propri morti

Con i dolori e i disastri dentro l’anima

Smollica il suo paniere sperando

Che un Dio o un suo inviato

Trovi la strada dove venirlo a salvare.  

Critica in semiotica estetica della Poesia “Tracce” di Raffaella Massari

 

La parola limpida e discendente della Massari depone le tracce di una consapevolezza della propria esistenza. Il segno, nella sua costitutiva fragilità transitoria e trafugabile è atto propriocettivo e localizzativo dell’uomo nel mondo: è parola che, fra speranza e disperazione, esterna impropriamente il portato emotivo ineffabile della mancanza ad essere. Solo la deità può empire la mancanza dell’umano, a render salvo, letteralmente “intero”, ad abitarlo: a sanarne l’incompletezza nel dono di senso.

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