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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Roberto Bocchini
![Roberto Bocchini, Nascosti agli sguardi.jpeg](https://static.wixstatic.com/media/9fd83d_24f684e287344fc9955b73cffd9ee8b0~mv2.jpeg/v1/fill/w_696,h_696,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_auto/Roberto%20Bocchini%2C%20Nascosti%20agli%20sguardi.jpeg)
Critica in semiotica estetica dell’Opera “Nascosti agli sguardi” di Roberto Bocchini
L’alchimia amorosa del Bocchini vela e rivela al contempo la sintesi degli opposti, un femminile acqueo, ricettivo e inconscio ed un maschile igneo, attivo e cosciente, fra solvimento e plasmazione. Mercurius, sulphur e sale di brezza marina compiono l’opera di morte del principio individuationis, alla rottura della norma sociale, per la presentazione occulta e diretta all’anonimia plurale e instante di un cogito tacito. È la rigenerazione della conoscenza dall’eros: il venire alla luce dal cuore di verità intima della vita fremente.
![Roberto Bocchini, The Archetype.jpeg](https://static.wixstatic.com/media/9fd83d_37873300787948d381779aa146d6b755~mv2.jpeg/v1/fill/w_100,h_133,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/Roberto%20Bocchini%2C%20The%20Archetype.jpeg)
Critica in semiotica estetica dell’Opera “The Archetype” di Roberto Bocchini
La texture fotografica e digitale del Bocchini esprime l’impossibilità della visione originaria dell’archetipo. Secondo il mito orfico, Dioniso fanciullo si specchia e scorge i titani alle sue spalle in essi vedendo effettivamente di sé, questo vissuto alienante sconcerta il dio, che infrange lo specchio in caduta. I titani, approfittando del turbamento, sbranano Dioniso, che, privato del compimento del rituale d’iniziazione, non s’identifica nelle aspettative del principio di realtà. Zeus punitore incenerisce i titani e dalle ceneri nasce l’uomo, che così serba una inconscia costitutiva sintesi di titanica animalità e di essenza divina. Proprio e costitutivo dell’uomo è uno specchio in frantumi, ma ogni frammento segnico conserva il rimando all’oggetto impossibile della visione originaria: è questo il primo istante di nascita del logos. Il frammento è una domanda aperta, senza una risposta definitiva.