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Roberto Calò

Una passeggiata

Riposiamoci camminando.
Che le gambe frenino l’ansia.
Scegliamoci una stagione, 
la più vicina.
Che sia aria di sole foglie o d’acqua,
non importa.
Prendiamoci un’ora appartata
nel primo pomeriggio
e camminiamo.
Respiriamoci le voci
e lasciamo alla natura
le nostre parole
e che il vento le racconti alle cose
e le fermi nella loro memoria.
Camminiamo più che possiamo
e lasciamo in più punti
l’odore di un bacio.

 

​

Critica in semiotica estetica della Poesia “Una passeggiata” di Roberto Calò

 

Romantica, la parola del Calò supera con potente semplicità i confini della dimensione cosciente e razionale, slega le coordinate temporali, viaggia indietro, in sinestesia, si fa voce, si fa fiato, odore e bacio, dell’amante all’amato e degli amanti alla natura. È un tutto unico, in una proiezione emotiva al continuum essente, che nel chiasmo fra senziente e sentito restituisce infinità alla finitudine.

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