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Roberto Collari

Naturalia

(Alla natura)

 

Preludio universale,

divina esistenza.

Tu...

Giara di speranza,

partoriente di vita,

pura materia d'interminate stelle

di cui tu stessa

sei realizzata.

Nasci dalle radici,

ti ergi in alte pendici,

dalle quali nutri

con fare materno

la tua prole,

mentre la culli con dolci frangenti,

dal gusto di maestrale.

La vedi crescere

e continuare la stirpe

fino a quando,

giunto il momento,

Ti accosti a loro,

vecchia compagna

d’infanzia…

Li conduci alla terra,

e li prepari

a nuova esistenza.

Critica in semiotica estetica della Poesia “Naturalia” di Roberto Collari

 

Contemplativa, la parola del Collari è inno alla Natura, all’armonia delle mirabili cose nate dal grembo della madre universale terrestre e per essa connesse alla sfera divina. L’uomo diviene fra la morte e la promessa di vita, a riunire significante e significato, coscienza ed inconscio, nella continuità eterna del vivere. La maternità della natura, a rituale di affrancamento dalla morte, è la curvatura di senso del tempo lineare e depauperante del divenire, che porta all’eterno ritorno dell’individuazione all’essere. La filiazione è evento di significazione: è nascita di nuova forma di una stessa verità.

Luce

Risuona l’ora
della mia esistenza,
oramai prossima
alla sua fine.
L’aria del mattino
accorda il mio sentire:
questo corpo è luce,
la mente è vita.

Critica in semiotica estetica della Poesia “Luce” di Roberto Collari

 

Breve e profonda, la parola del Collari apre in musica il luogo dell’uomo al luogo elementare, a trovare nella mattina la sintesi catartica d’ombra e di luce, d’inconscio e di coscienza. In un dolce chiasmo sono stretti insieme in un unico abbraccio consustanziale il corpo e la mente, nel riguardo mutuale e armonico che rifonde e scambia le qualità, l’un l’altra aggettanti, nel dono unitario del molteplice.

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