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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Roberto Lasco
Ritratto d'autore
In un treno che conduce
tra indefinite prospettive,
la calma sembra affrettarsi
per appagare l’attimo che fugge.
In me vibra l’estro armonico
di un mondo che ripete limiti
d’irreparabile squilibrio.
Soltanto il carteggio d’un arte libera,
manipola il coraggio
di chi in fondo lotta
per saziarsi del saporoso credo,
misto ad una incessante forza,
che penetra fin entro le membra.
In un monologo che si introduce
quasi come una brezza,
il dolce segreto dell’anima
minaccia il calante ritmo
di una vita sempre in cerca
di un giorno che passa.
Critica in semiotica estetica della Poesia “Ritratto d’autore” di Roberto Lasco
Il verso apotropaico del Lasco è rituale esorcizzante l’inconscio umano timore del divenire nella morte.
La condizione umana è segnica, ripetizione analogica del mondo, destinata allo squilibrio del desiderio inappagabile in movimento, nel paradosso costante e insanabile dell’arte di vivere: l’arte umana della parola. Dell’uomo è il respiro della definizione senza fine, del viaggio sempre aperto e indefinito all’essere del sé, nella lotta contro il tempo lineare.
Intreccio di luci
Evanescenze sparse d’immenso
incatenano l’essenza intimistica,
che in un baleno
si apre alla vita
in uno specchio lacustre
dall’incantevole vista,
che sembra un’altalena di affreschi,
restaurata da un prodigioso
intreccio di luci.
Critica in semiotica estetica della Poesia “Intreccio di luci” di Roberto Lasco
La parola dondolante del Lasco incanta, nel ritmo che lega visione interiore e immagine esterna, perché il bacino lacustre sia femmineo ricetto gestante la fertile immaginazione dell’autore. E ogni superficie del movimento è nuovo luogo di creazione della proiezione aggettante, in un gioco alternante e preziosamente animistico che ridesta la gioia infantile del compiacimento: il pennello alle dita onniscienti della luce, per un’eterna sorpresa di ritorno al riconoscimento.