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Rovena Bocci

Rovena Bocci, Place to peace.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Place to peace” di Rovena Bocci

 

L’installazione composta da novantanove pezzi di poesia visuale della Bocci, creata in connubio alle opere dell’artista Marino Ficotto, è espressione di un respiro musicale, è il labirinto di un movimento in divenire per un luogo essente di meraviglia e di pace. L’iter poliedrico magnifica la catarsi della rinascita di un universo armonico alla danza rituale del ritorno unitario, ove l’arte è arto del vivere, che muove e congiunge, che ricompone i frammenti nella visione originaria di sintesi di sé ed altro. Il viaggio reintegra la pluralità e la differenza nell’abbraccio che lega provenienza e destinazione e che eleva ad una dedalica visione superna, ad un volo sapienziale, per una nuova visione di sé e di mondo, al senso comune e universale dell’essere umano.

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