top of page

Sandro Orlandi

Semplicemente vita

Una sedia impagliata
accanto al camino spento
antiche mura di pietra
fatica e tormento.
Una vita stentata
tra silenzi e preghiere
sorrisi e sospiri 
e mai un lamento.
Un ferro da stiro annerito
il pentolone per la minestra
un tegame arrugginito
nero fumo sulla piccola finestra.
A capo chino ti vedo rammendare
calzini e pantaloni
mentre in silenzio continui a sperare 
in un futuro di grandi emozioni.
Lentamente la tua vita è passata
come lento passava allora il tempo
tra mille cose sognate
e speranze portate via dal vento.
Resta una sedia accanto al camino
freddo come sono ormai le tue dita
l’immagine di Maria con sotto un lumino
e nell’aria l’essenza
di una malinconia infinita.

Critica in semiotica estetica della Poesia “Semplicemente vita” di Sandro Orlandi

 

Musicale e rituale, la parola dell’Orlandi accompagna il tempo cadenzato che ritorna, che vince la fuga e la perdita. È il tempo circolare della vita avita, del tempo legato dalla continuità di senso nei gesti di fatica, sulle fondamenta salde del valore, degli atti che trascendono nella fede, nei segni di sacrificio, per una verticalizzazione di sacertà. E fonde la nostalgia dell’assenza al fuoco vivido della memoria, che avvalora e significa la vita della qualità vera della semplicità, che l’umano caratterizza di speranza.

© 2014-2024 by Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea

created by Antonino Bumbica - Fulvia Minetti

bottom of page