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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Sandro Orlandi
Semplicemente vita
Una sedia impagliata
accanto al camino spento
antiche mura di pietra
fatica e tormento.
Una vita stentata
tra silenzi e preghiere
sorrisi e sospiri
e mai un lamento.
Un ferro da stiro annerito
il pentolone per la minestra
un tegame arrugginito
nero fumo sulla piccola finestra.
A capo chino ti vedo rammendare
calzini e pantaloni
mentre in silenzio continui a sperare
in un futuro di grandi emozioni.
Lentamente la tua vita è passata
come lento passava allora il tempo
tra mille cose sognate
e speranze portate via dal vento.
Resta una sedia accanto al camino
freddo come sono ormai le tue dita
l’immagine di Maria con sotto un lumino
e nell’aria l’essenza
di una malinconia infinita.
Critica in semiotica estetica della Poesia “Semplicemente vita” di Sandro Orlandi
Musicale e rituale, la parola dell’Orlandi accompagna il tempo cadenzato che ritorna, che vince la fuga e la perdita. È il tempo circolare della vita avita, del tempo legato dalla continuità di senso nei gesti di fatica, sulle fondamenta salde del valore, degli atti che trascendono nella fede, nei segni di sacrificio, per una verticalizzazione di sacertà. E fonde la nostalgia dell’assenza al fuoco vivido della memoria, che avvalora e significa la vita della qualità vera della semplicità, che l’umano caratterizza di speranza.