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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Sara Jane Voi
La solitudine densa
Cammino scalza
Avvolta dai vinili del vento
La mia pelle ascolta
senza giudizio il suo cadenzato lamento
Inciampo e cado
Una pausa silenziosa mi trascina
ed io non oppongo resistenza
Non mi è dato vederla
Come una nube mi avvolge
E io respiro un’aria troppo densa
Ho voglia di vomitare
Non riesco a parlare
Sento avvicinarsi una voce conosciuta
Penso: Finalmente c’è qualcuno che mi aiuta
Alzo lo sguardo
Per un attimo la vedo
E poi;
All’improvviso il niente
Critica in semiotica estetica della Poesia “La solitudine densa” di Sara Jane Voi
In rima ritornante, apotropaica, la parola della Voi vive la sinestesia profonda dei sensi che presentifica l’assenza. Il vissuto di mancanza del soggetto attinge alle memorie primarie inconsce di continuità psicoaffettiva all’ambiente e proietta sullo spazio transizionale dell’oggetto il completamento di sé, a rapprendere, a reificare per un istante la vacuità della solitudine, a condizione compiacente e unitaria di risposta alla domanda di sé.