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Sarah Calzolaro

Sarah Calzolaro, Santa Maria del Fiore.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Santa Maria del Fiore” di Sarah Calzolaro

 

Gli intarsi di tessuto su tela della Calzolaro sono pelle unica di uomo e di mondo, il grembo d’accoglienza della notte è il sostrato di supporto del continuum essente, è l’eternità della vita corrente, è la memoria immemoriale e archetipica dell’ignea e alba relazione siderale fra le parole, pullulante silenzio splendente. Il ricetto archetipico della notte stellata contiene le immagini originarie e metaindividuali, rinascenti in ogni individuo, è soglia sacra dell’evento di vita, che libera da ogni sovrastruttura dell’apparenza, a cercare nuovi aurei ingressi di verità. Si torna al supporto indeclinato di senso, che salva dalla morte la corruzione della finitudine, per trascendenza al significato divino. Così l’umano è infinita eco del divino, che si eterna nel senso imperituro dell’esistere.

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