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Silvana Locci

Melodie nell'Anima

In un nido d'affetti
cullato da un sottile tepore    
s'intenerisce l'anima
mentre fuori piove.
Una lampada accesa
un riflesso di luce
il tuo respiro sereno
ed io che non voglio svegliarti
ad occhi chiusi scrivo.
Le parole tacciono
i pensieri danzano  
mute melodie nell'anima.
Mentre fuori piove
il tempo scorre
l'alba avanza
svaniscono i sogni
uomini grigi alle corsie di partenza
cercano curvi un soffio di vita
indifferenza e fatica nel loro cammino 
passi uguali e differenti sorti
senza conforti ognuno alla propria maniera 
c'è chi ride, c'è chi piange
e c'è chi per non morire a mani giunte spera.

​

Critica in semiotica estetica della Poesia “Melodie nell'Anima” di Silvana Locci

 

Melodica, la parola della Locci riporta la parola indietro, al suono, al tono, al movimento aereo che rifonde le anime all’athanor dell’affezione. Per la sintesi di senso dell’inesorabile divenire degli opposti, la poetessa trova il luogo igneo della speranza, come fiamma non diretta, ma riflessa, sorella del sonno, fragile luogo indicale per un paradigma di verità, che muove dalla delusione in nuova forza sognante.

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