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Silvia Elena Di Donato

Esodo 3,14

Il cervello è più grande del cielo E. Dickinson

E che cos'è la verità? Gv 18, 38

Amor Dei intellectualis B. Spinoza

 

amore amante amore amato

né ti consumi né dai scampo

ti bacia la testa la luna stasera

in questa sera che viene

in rima a una parola mai detta

alla parola più antica di tutte

 

domani al primo mattino

sorgerà ancora il tuo ventre 

-immacolata sineddoche-

che di giorno splende e splende di notte

a scomporre e ricomporre il mondo

 

la verità tutta intera

è un'idea poetica

più poetica è l'idea di Dio

 

giorno dopo giorno

cadiamo dentro noi stessi

dove tutto accade, tutto è presente

 

nella mente amante che arde

e né si consuma né dà scampo

Critica in semiotica estetica della Poesia “Esodo 3,14” di Silvia Elena Di Donato

 

Filosofica e celebrante, la parola sublime della Di Donato è rituale umano di ripetizione analogica dell’ineffabilità dell’essere, della presenza assoluta dell’origine nella kìnesis della tensione d’amore. Si è il contenente per il contenuto, il segno per il significato, lungo una verità in forma, in rimando errante, nel transito all’aver da essere, che dà ritmo e valore di sé alla deità.

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