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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Sonia Tricarico
Assenza
La tua assenza
come aver paura del vuoto
eppur so volare
Le tue mani
come calchi di momenti
e memorie
eppur so dimenticare
La tua voce
coltre che veste e scalda
eppur non ho freddo
Ti cerco ogni giorno
eppur mi rinfranca
la solitudine preziosa
di un cielo al tramonto
mi manchi in un ricordo
confuso e stanco
scivolato da un pensiero
sopravvissuto al pianto.
Vivo di assenza
eppur so morir d’amore.
Critica in semiotica estetica della Poesia “Assenza” di Sonia Tricarico
Con disinvolta semplicità la parola della Tricarico procede per congiunzioni avversative, dimostrando l’intima dialettica dell’umano, fra presenza e assenza. L’assenza è condizione costitutiva di una presenza segnica, che vive di distanza e di differenza da un altrove da essere, all’oggetto d’amore.
La figura, la parola, distanzia e al contempo presentifica l’assente. La verità è un ricordo immemoriale, ripetutamente trasfigurato nel divenire delle prese in forma, fra la vita dell’ipotesi creativa e la morte
del superamento di sé.