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Stefano Reduzzi

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Spengo la luna e vado a letto” di Stefano Reduzzi

 

L’acceso e tornito simbolismo del Reduzzi ben figura la condizione vulnerabile dell’uomo nell’arte

di prestigio del funambolo, in pericoloso equilibrio, teso desiderio in rimando inarrestabile alla luce lunare, mai prima, mai piena della conoscenza e sa invitare al buio ristoro primario sensoriale inconscio del sogno, rovescio sempre possibile all’uomo di una potenza assoluta sul mondo, fonte dell’arte, morte e rinascita della forma, come dei modi della vita.

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