Susy Cestari

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Ecate” di Susy Cestari

L’acrilico e carboncino in nero della Cestari è la nigredo che supera la declinazione in rimando del significato e consegna direttamente alla volontà di verità. È il descensus ad inferos iniziatico al chasma della terra, all’indistinzione del grembo ctonio di un’Eva-Ecate, dea oscura. L’artista consegna al destino di morte della coscienza adusa, al luogo irriflesso e precategoriale del sacrificio, per la trasformazione in filosofia, per la rinascita della prospettiva di sé e di mondo, attraverso un senso proprio delle cose.