top of page

Tina Ferreri Tiberio

I luoghi del cuore

Ci sono luoghi

che nel loro intreccio

ravvivano il nulla

ed il per sempre.

 

Luoghi eterei, silenziosi,

enigmatici che

appartengono solo a te;

puoi andare, puoi tornare,

puoi mettere gli ormeggi

anche oltre la linea

dell’orizzonte.

 

Il tempo e non l’oblio

s’incunea lentamente

e traccia inarrestabile

fruscii e frettolose impronte.

 

Ci sono luoghi che

nel tuo cuore

hanno dimora,

puoi calpestare riflessi

e coordinate, ma gli istanti

goccia a goccia dentro te

approderanno e

affonderanno. Sarà così che

l’infinito lievemente

dondolerà in una suggestione,

in un colore, in un suono.

 

Intanto esploro le intersezioni, il senso

e mi nutro di radici

e di disarmoniche parole.

Critica in semiotica estetica della Poesia “I luoghi del cuore” di Tina Ferreri Tiberio

 

La parola filosofica della Ferreri Tiberio rivela il luogo dell’uomo nel crocevia fra infinito ed infinitesimale, che trova soluzione nel sentimento. L’acuzie acuminata del tempo fende e separa il corpo unico e indistinto dell’essere e così inventa, conia e crea il segno significante di questo transito. Ed è l’archetipo del dondolante, del movimento dell’eterno ritorno, la culla della sinestesia, della meraviglia simbolica, che chiama l’essere dalla fragile e molteplice sensorialità dell’esistere, a curarne la disarmonia.

La gazzella e l'attimo

Vorrei essere gazzella
nella steppa e nella boscaglia,
scrutare confini
e raggi ripiegati,
soffermare il mio sguardo
sonnolento e pigro
tra cespugli e disperse nubi,
frastagliare emozioni,
increspare speranze.

​

Vorrei essere d’un attimo
il frammento,
intrappolato nel silenzio
e nel chiaro fulgore
d’un dolce mattino,
un attimo solo
per sorvolare
tra i brumosi spazi;

​

vorrei tendere all’infinito
il desiderio, t’abbraccerei
solo nell’aria e sarei
in ascolto di te, della tua eco
nei riflessi silenziosi
di albe nascenti.

 

Critica in semiotica estetica della Poesia “La gazzella e l’attimo” di Tina Ferreri Tiberio

 

Anelante, la parola della Tiberio rappresenta la gazzella nella sintesi di una dimensione di eleganza della coscienza, che letteralmente sa scegliere e di una dimensione indistinta, aerea, unitaria e totale di libertà essenziale. Gli opposti sono un medesimo luogo nella visione di un tempo circolare, un tempo che sposa l’ente all’essere: il chronos lineare trova la curvatura del suo kairos, per l’attimo di metanoia del tempo aionico. È un tempo di senso proprio, a rinascere nel mattino all’eco d’infinito, al connubio di parola e di silenzio.

bottom of page