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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Tina Ferreri Tiberio
I luoghi del cuore
Ci sono luoghi
che nel loro intreccio
ravvivano il nulla
ed il per sempre.
Luoghi eterei, silenziosi,
enigmatici che
appartengono solo a te;
puoi andare, puoi tornare,
puoi mettere gli ormeggi
anche oltre la linea
dell’orizzonte.
Il tempo e non l’oblio
s’incunea lentamente
e traccia inarrestabile
fruscii e frettolose impronte.
Ci sono luoghi che
nel tuo cuore
hanno dimora,
puoi calpestare riflessi
e coordinate, ma gli istanti
goccia a goccia dentro te
approderanno e
affonderanno. Sarà così che
l’infinito lievemente
dondolerà in una suggestione,
in un colore, in un suono.
Intanto esploro le intersezioni, il senso
e mi nutro di radici
e di disarmoniche parole.
Critica in semiotica estetica della Poesia “I luoghi del cuore” di Tina Ferreri Tiberio
La parola filosofica della Ferreri Tiberio rivela il luogo dell’uomo nel crocevia fra infinito ed infinitesimale, che trova soluzione nel sentimento. L’acuzie acuminata del tempo fende e separa il corpo unico e indistinto dell’essere e così inventa, conia e crea il segno significante di questo transito. Ed è l’archetipo del dondolante, del movimento dell’eterno ritorno, la culla della sinestesia, della meraviglia simbolica, che chiama l’essere dalla fragile e molteplice sensorialità dell’esistere, a curarne la disarmonia.
La gazzella e l'attimo
Vorrei essere gazzella
nella steppa e nella boscaglia,
scrutare confini
e raggi ripiegati,
soffermare il mio sguardo
sonnolento e pigro
tra cespugli e disperse nubi,
frastagliare emozioni,
increspare speranze.
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Vorrei essere d’un attimo
il frammento,
intrappolato nel silenzio
e nel chiaro fulgore
d’un dolce mattino,
un attimo solo
per sorvolare
tra i brumosi spazi;
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vorrei tendere all’infinito
il desiderio, t’abbraccerei
solo nell’aria e sarei
in ascolto di te, della tua eco
nei riflessi silenziosi
di albe nascenti.
Critica in semiotica estetica della Poesia “La gazzella e l’attimo” di Tina Ferreri Tiberio
Anelante, la parola della Tiberio rappresenta la gazzella nella sintesi di una dimensione di eleganza della coscienza, che letteralmente sa scegliere e di una dimensione indistinta, aerea, unitaria e totale di libertà essenziale. Gli opposti sono un medesimo luogo nella visione di un tempo circolare, un tempo che sposa l’ente all’essere: il chronos lineare trova la curvatura del suo kairos, per l’attimo di metanoia del tempo aionico. È un tempo di senso proprio, a rinascere nel mattino all’eco d’infinito, al connubio di parola e di silenzio.