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Tiziana Piro

Il sorriso

Il guerriero del cuore
impugna luce
che irradia da esso
e con forza titanica
scalfisce incrostazioni
indurite di dolori e mestizie.
Non si stanca e non si abbatte
stoicamente si inerpica
e si districa in labirinti
di cattiverie e amenità.
Il guerriero del cuore
non rinuncia alla battaglia,
unica vera battaglia
che ha senso nel mondo,
e la sua vittoria è eterna.
Esso ha finito il suo sacro compito
quando zigomi alza in segno di vittoria
e barchetta di luce diventa lo sguardo.
Il guerriero del cuore
è il sorriso che scioglie ogni maschera,
dura un istante,
nuova maschera è pronta all'uso,
ma il suo istante
buca lo schermo del tempo
e si dona all'eternità.

Critica in semiotica estetica della Poesia “Il sorriso” di Tiziana Piro

 

La parola volitiva della Piro celebra la forza del sorriso, quale luogo di sintesi d’inconscio e di coscienza, quale dimensione di reintegrazione alla verità, che vince le ipertrofie della coscienza, quale curvatura di luce e di tempo: dalla linearità fugace e depauperante di chronos a trovare il kairos, la circolarità di senso, che apre all’intuizione dell’eterno ritorno, dell’individuazione all’essere. È l’attimo di metanoia, che rifigura il pensiero in un aureo senso proprio, che sussume l’istante nell’eternità.

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