​
GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Widmer Tassinari
Critica in semiotica estetica dell’Opera “Guardando quello che non vedo” di Widmer Tassinari
Il libero gesto cromatico del Tassinari è viva pulsione, che esprime il sentimento panico di un plesso solare aperto alle lingue labirintiche delle emozioni. È la relazione intima tra il microcosmo e il macrocosmo. Fra ricezione grata e dedizione espansiva l’iniziato trova la visione d’ingresso oltre l’apparenza, in un centro originario e proprio che abita il sole. È la trasmutazione sacrificale della forma nella forza che affranca, per una nuova alba di sé.
Critica in semiotica estetica dell’Opera “Mistero” di Widmer Tassinari
Il movimento istintuale del Tassinari è nigredo delle abitudini e delle certezze pregiudiziali della coscienza, è atto eroico ed etico di descensus ai contenuti liberi dell’inconscio, per la reintegrazione della negazione, della differenza, della rabbia, del dolore, del rimosso, nella sintesi di opposti, nel legame inscindibile fra coscienza ed inconscio, che eleva ad una nuova dedalica visione superna e sapienziale, per la rinascita di sé e di mondo al senso, fatto proprio.